IL RACCONTO DEL CORVO
PRIMO CAPITOLO
Con i nostri occhi vedrai più di quello che c’è, più di quello che ti racconteranno, vedrai oltre le parole, i numeri, gli oggetti,
la distanza e i luoghi che ti descriveranno, vedrai i colori con tutte le loro sfumature, il bagliore del sole e il buoi delle tenebre,
non ci sarà differenza tra giorno e notte, vedrai ogni gesto, ogni movimento con una chiarezza inaspettata, saprai sempre prima e ne sarai soddisfatto,
i nostri occhi ti apriranno la mente e non avrai più paura e non sarai mai solo a giudicare tutto questo.
I tuoi occhi saranno i nostri e i nostri la tua verità, rinuncia a quello che sei, guarderai allo specchio e vedrai molto di più e noi con te.
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Passato
Al palazzo dei Lord il gran consiglio era radunato, quel giorno però il solito conciliabolo era piuttosto acceso, i vecchi e più conservatori non avevano voglia di cambiare o modificare leggi scritte dai loro antenati, mentre i più giovani e progressisti avevano idee rivoluzionarie.
“Bisogna espandere i regni conosciuti, aumentare il territorio significa dare più possibilità di iniziative di lavoro di crescita, non possiamo fermarci” erano le parole di Goro uno dei più assidui detrattori del vecchio
“Allargare i confini significa anche aumentare i pericoli, non siamo pronti per sostenere attacchi da altre popolazione, non bisogna rovinare gli equilibri esistenti” rispose Piplot decano del consiglio
Parole su parole, idee e motivazioni valide da entrambi i due schieramenti, tanto frastuono poca attenzione, il signore del palazzo era stanco.
“Basta per oggi!” Disse a voce alta, tutti i presenti smisero di parlare, “domani incontrerò solo due di voi così che io possa ascoltare quello che avete da dire senza interruzioni e poi deciderò” poi si guardò attorno per essere sicuro che tutti capissero “dopo aver deciso non accetterò più altre proposte, la mia parola è incontestabile” i presenti annuirono, ringraziarono e si allontanarono mestamente.
“Domani toccherà a te portare avanti la nostra proposta” disse Goro ad uno di loro “meglio se vai tu” rispose subito il consigliere indicato, ma Goro non si lasciò convincere “io sono troppo nell’occhio del ciclone, la proposta potrebbe essere bocciata solo perché sono io a presentarla” rispose in maniere convincente “ci vuole uno come te che gode del rispetto del Signore” tutti i presenti condivisero quel pensiero.
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